Global Gas Report 2024: a che punto siamo con la decarbonizzazione?
La decarbonizzazione è uno dei punti fondamentali su cui si concentrano gli sforzi e le ricerche in tutto il mondo, al fine di ridurre l’impatto ambientale dei nostri sistemi produttivi e accelerare il percorso verso sostenibilità e la transizione energetica.
Decarbonizzazione: cosa si intende?
Il termine decarbonizzazione indica il processo di transizione energetica verso modelli produttivi che non impiegano carbonio, in particolare nella forma di combustibili fossili.
I combustibili fossili sono sostanze ricche di carbonio che comprendono:
- Petrolio e altri idrocarburi
- Ogni forma di carbone
- Gas naturale o metano
La decarbonizzazione ha l’obiettivo di sostituire queste fonti di energia non rinnovabile con fonti di energia pulita, inesauribile e sostenibile, come quella solare, eolica o idroelettrica, ma anche forme meno conosciute come l’energia mareomotrice, delle biomasse o geotermica.
Un veloce sguardo alla nostra quotidianità rende chiaro quanto il processo verso la sostenibilità sia complesso, soprattutto perché non necessita solo di un cambiamento nelle fonti di energia, ma di una vera e propria rivoluzione di macrosettori economici come l’industria, l’agricoltura e i trasporti.
A che punto siamo con l’abbandono dei combustibili fossili: il Global Gas Report 2024
Il Global Gas Report 2024 presentato da International Gas Union (UGI), Snam e Rystad Energy, fa il punto sui progressi nell’abbandono dei combustibili fossili in relazione agli obiettivi posti per il 2030. Le notizie in merito non sono positive: la decarbonizzazione è ancora lontana.
Gli investimenti in gas ed energia pulita rimangono insufficienti, mentre la domanda di energia aumenta a livello globale e crea uno squilibrio con l’offerta, che cresce limitatamente.
Rispetto al 2023, la domanda di energia globale è aumentata del 1,5% e proviene soprattutto dal continente asiatico, mentre Nord America e Medio Oriente sono i maggiori esportatori.
Se il ritmo di crescita della domanda di energia non dovesse rallentare, senza essere affiancato da uno sviluppo della produzione, si prevede un deficit di fornitura globale del 22% entro il 2030.
In questo scenario, le energie rinnovabili rimangono ancora sullo sfondo. La produzione di carbone rimane ancora la principale fonte di emissioni energetiche globali e, di conseguenza, gli obiettivi energetici posti dall’Agenda 2030 appaiono lontani.
La decarbonizzazione: fondamentale per la salute del pianeta
Secondo il sito ufficiale delle Nazioni Unite , l’aumento delle emissioni di gas serra, prodotti in gran parte dall’utilizzo di combustibili fossili, è tra i principali responsabili del riscaldamento globale.
Gli Accordi di Parigi del 2015 hanno fissato il limite per il riscaldamento globale a +1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, ma nella situazione attuale questo obiettivo è drasticamente lontano: anzi, si prefigura un aumento delle temperature medie globali di oltre i 3°C.
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